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Non sorprende l’idea che lavorare “a chiamata” sia stressante, estenuante e possa smorzare l’umore. Chi lavora con contratti ad orari di lavoro imprevedibili è in difficoltà in qualsiasi parte del mondo viva. Ci sono un sacco di cose sbagliate in queste modalità di lavoro: l’interruzione del sonno del lavoro a turni; l’interruzione del tempo in famiglia data dagli orari irregolari; la paga bassa in proporzione al disagio creato.

Due recenti studi — uno tedesco e uno olandese — hanno cercato di individuare i danni a livello psicologico del lavoro con reperibilità, evidenziando in generale una totale incapacità di rilassarsi da parte dei lavoratori soggetti a questo tipo di contratto. Rispetto al lavoro con orari fissi, il lavoro a chiamata rende le persone stanche e infelici, con livelli più elevati di cortisolo nel loro sangue (“l’ormone dello stress”), indipendentemente dal fatto che abbiano finito di lavorare o meno. Inoltre non importa se durante la settimana ci siano state più o meno ore di lavoro effettivo; tutte le ore sono sotto pressione ed infelici allo stesso modo.

Di questi tempi, al di là di cosa dice il tuo contratto di lavoro, non siamo sempre di più ad avere lavori a chiamata?
La tecnologia ha abbattuto i confini che dividevano le varie parti della nostra vita: lavoro, famiglia, hobby, amicizie… Nel frattempo le aspettative dei nostri datori di lavoro sono aumentate sempre di più, non sempre in modo consapevole. Quando il capo risponde alla tua email la domenica sera, pensa che lo sta facendo per sua volontà e scelta personale, allo stesso tempo però avrà creato una subdola aspettativa di risposta.
Questa nuova ricerca evidenzia che anche solo la POSSIBILITA’ di interruzione del lavoro/svago è sufficiente a causare stress, anche se l’interruzione non arriva mai. La sola visione del proprio smartphone sul tavolo è abbastanza per interrompere la concentrazione durante il lavoro. Il telefono non serve che squilli, basta che sia in posizione, pronto a squillare.
Il problema dell’intromissione del lavoro in ogni angolo della nostre vite è culturale e non si aggiusta con qualche trucchetto. Tuttavia, vale la pena chiedersi se ci sono momenti nei quali ci rendiamo disponibili ad essere disturbati anche se non è necessario. Ad esempio, mettere ogni mattina il telefono in “modalità aereo” per un’ora o due ci permette di concentrarci meglio sulle nostre attività; e disconnetterlo di notte ci permette di dormire meglio, anche se nessuno chiama alle 3 del mattino.
Altre sono le possibilità: se non avete bisogno di rispondere alle email di lavoro nel weekend, non controllatele. Usate un indirizzo separato per le email non di lavoro oppure impostate un filtro che vi mostra solo quello che volete vedere. Usate anche un diverso dispositivo se potete: usare i dispositivi di lavoro a casa rende difficile distaccarsi dal lavoro stesso. E per favore disattivate le notifiche dei social network dal vostro cellulare, eliminando così il pensiero che una notifica possa arrivare.
C’è molto nella vita che non possiamo controllare, proteggiamo la nostra mente da quelle che possiamo bloccare.
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