SuperHeroKids

Articolo di Giacomo Trevisan.

“Da un grande potere derivano grandi responsabilità», così diceva a suo nipote il nonno di Peter Parker, alias l’uomo ragno, nel famoso fumetto americano. Ed è questo uno dei messaggi che trasmettiamo agli studenti per farli riflettere sulla potenza degli strumenti tecnologici che hanno in mano. La frase citata è per noi significativa perché parla innanzitutto di potere in modo positivo, che nel nostro caso significa riconoscere le grandi potenzialità dei nuovi strumenti digitali senza demonizzarli, ma al contempo sottolinea i rischi che qualsiasi “potere” porta con sé quando non è usato con consapevolezza e responsabilità e la metafora è tanto più attuale nel caso delle tecnologie digitali. Queste tecnologie infatti continuano ad evolversi e a diffondersi a velocità sempre più accelerata, spinta dagli enormi interessi commerciali in gioco, e con loro si è diffuso un grande inganno, ovvero che siano degli strumenti che per il solo fatto di possederli migliorano la nostra vita. Ma i fatti ci mostrano l’altro lato della medaglia: la dipendenza da dispositivi, il cyberbullismo, la crescente aggressività on-line, la diffusione esponenziale di bufale e notizie false, la crescente solitudine vissuta da adolescenti che hanno sempre meno spazi per incontrarsi di persona. Emerge con evidenza come la causa di queste dinamiche non sia la tecnologia in sé, ma il fatto che la sua grande potenza richiede anche maggiori competenze non solo tecniche ma anche emotive, relazionali ed etiche che non sono affatto scontate e vanno costruite giorno per giorno.

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Immagine tratta da “Il Messaggero Veneto” di Sabato 19-11-2017

Come costruire dunque queste competenze per diventare cittadini digitali consapevoli e responsabili?

Questa è la domanda che da alcuni anni sta alla base del nostro lavoro come Associazione Media, Educazione e Comunità e che in questo momento è il filo conduttore del progetto “Responsabili in classe e on-line” finanziato dal MIUR e attualmente in atto nelle provincie di Udine e Pordenone grazie alla sinergia con una rete di partner territoriali tra cui l’Istituto Comprensivo di Gemona del Friuli, capofila ufficiale, e il Garante Regionale dei diritti della persona.

 

 

Si tratta di un progetto rivolto al mondo della Scuole con l’obiettivo di mettere a disposizione di tutte le scuole del territorio attività e strumenti didattici aggiornati per sviluppare interventi di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo e del cyberbullismo superando la logica dell’emergenza e costruendo un percorso di progettazione condiviso per introdurre queste tematiche in modo sistematico all’interno della scuola. Il progetto, partito ufficialmente il giugno scorso, ha già raccolto l’adesione di oltre 70 Istituti Scolastici e si è innanzitutto concentrato sulla formazione degli insegnanti coinvolgendo oltre 1.100 docenti nei 21 incontri realizzati su tutto il territorio. Le attività proseguiranno ora con ulteriori appuntamenti formativi che prevedono anche il coinvolgimento degli studenti e soprattutto dei genitori, elemento fondamentale per un reale percorso di prevenzione.

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Filo conduttore di tutte queste attività è l’idea di un intervento che non si limita alla presenza estemporanea di esperti esterni, ma che richiede un coinvolgimento attivo e partecipe di tutte le componenti della comunità scolastica e la consegna di tutti i dati e i materiali didattici sviluppati insieme in un’ottica di condivisione e continuità futura. In conclusione va sottolineato il ruolo fondamentale della sinergia tra enti e soggetti diversi del territorio, portatori ciascuno di competenze complementari. Tra questi, oltre ai promotori già citati, ci sono il Polo Formativo Fvg, l’Istituto Internazionale di Sociologia di Gorizia, la rete Sbilf, la cooperativa Cosmo, i cinema Visionario e Cinemazero e chiaramente tutte le scuole e gli insegnanti che si sono messi in gioco aderendo e contribuendo attivamente a questo progetto.

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