Tre serate in tre comuni, venticinque giovani ospiti, un pubblico di circa duecento persone tra cui molti studenti. Sono alcuni dei numeri del percorso appena conclusosi nel Gemonese, chiamato “Giovani Talenti. Storie di scelte riuscite”. Numeri che non bastano per parlare del riscontro positivo di un’iniziativa che ha lasciato soddisfatti pubblico, ospiti, amministratori locali ed organizzatori, rimasti fiduciosi nell’ascoltare i percorsi fatti di successi, di inciampi, discese e risalite, da parte di tanti giovani che in questo territorio sono cresciuti o hanno visto concretizzarsi le loro scelte professionali.

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Un confronto su cosa sia il talento, su chi possa dire di averne, su come contrastare l’idea sensazionalistica ed effimera di talento che viene oggi veicolata dai mezzi di comunicazione.

Formatori della nostra associazione, amministratori locali, insegnanti e operatori attivi nella Rete “B*sogno d’esserci” si sono interrogati a riguardo. Scoprendo che in Alto Friuli sono tanti i giovani che hanno saputo dare ascolto alle proprie inclinazioni e mettere a frutto le proprie competenze, compiendo percorsi diversi e conseguendo risultati interessanti, sia qui sia altrove, non all’insegna dell’eccezionalità ma della passione e della determinazione.

officina1Le “scelte riuscite” di questi giovani sono state al centro dell’iniziativa Giovani talenti: un’occasione per far conoscere le loro storie alla comunità dove operano o dove si sono formati e per incoraggiare altri giovani del territorio, anche quelli che si sentono preoccupati rispetto al futuro o inadeguati rispetto ai modelli di successo proposti dai media, a fare le proprie scelte e trovare la propria strada.

Hanno accolto l’invito a partecipare alle serate pubbliche in programma tra dicembre e gennaio più di venti giovani d’età compresa tra i 20 e i 35 anni provenienti da Gemonese, Canal del Ferro, Carnia e Friuli Collinare, attivi nell’imprenditoria, in campo artistico-culturale, nel mondo del giornalismo e della comunicazione, in ambito sociale e sanitario, nella scuola, nelle istituzioni, nello sport, nel mondo dell’università, della ricerca o dell’impegno civile. È il caso, per esempio, dei gemonesi Giulio Venier e Marco Londero, produttori di contenuti audiovisivi con clienti in tutta Europa, del ciclista professionista Alessandro De Marchi, protagonista di numerose imprese che gli sono valse riconoscimenti internazionali, e della fotogiornalista specializzata nell’area mediorientale Linda Dorigo, impegnata nel raccontare i soprusi di queste terre senza pace. Gli incontri, a più voci, moderati dalla giornalista Monica Bertarelli si sono tenuti a Osoppo, Artegna e Trasaghis, che è comune promotore del progetto finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia “Reporter di cittadinanza. Raccontare il presente per costruire il futuro”, del quale “Giovani Talenti è una delle principali azioni e che vede i formatori dell’Associazione MEC nel ruolo di coordinatori ed attuatori.

Un prezioso contributo alla riuscita delle serate è giunto dagli studenti dell’ISIS Magrini-Marchetti di Gemona che partecipano al Team di partecipazione chiamato “Officina di cittadinanza”, un percorso di cittadinanza attiva in forma di laboratorio, anch’esso coordinato da un formatore della nostra associazione. L’aiuto dei ragazzi è stato determinante per le scelte grafiche, per l’organizzazione generale delle tre serate, per la scelta dei contenuti e per la diffusione degli stessi attraverso i social e con una preziosa gallery di interviste realizzate a tutti i “giovani talenti”, diventate ora patrimonio della collettività, essendo state caricate sul loro sito Internet,www.officinadicittadinanza.it.

Tale è stato l’entusiasmo innescato dal progetto Giovani Talenti, che si sta già pensando a come dargli sviluppo prossimamente, sia nel Gemonese che in altri territori.

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