Parlare con i propri studenti dei rischi delle nuove tecnologie non è sempre facile.

Da un lato ragazzi e ragazze si sentono spesso più esperti degli adulti e non apprezzano “prediche”su ciò che va bene fare o non fare on-line.
Dall’altro, quando lasciamo loro libertà di parlare sul tema, l’entusiasmo di alcuni può essere difficile da contenere e possiamo inoltre trovarci in difficoltà di fronte all’apparente competenza dei ragazzi più esperti e all’uso di termini e riferimenti che noi non conosciamo.

Di fronte a queste difficoltà molti insegnanti preferiscono evitare il tema. In questo modo tuttavia si rischia di perdere una grande opportunità educativa: si rinuncia infatti ad argomenti che ormai fanno parte integrante della vita emotiva e relazionale dei più giovani e sui quali loro stessi hanno un grande bisogno di confrontarsi, come possiamo constatare ogni volta che affrontiamo il tema in maniera aperta e priva di giudizio con loro.

Un modo efficace per affrontare il tema, che consigliamo sulla base della nostra esperienza, è realizzare le Mappe delle cose Migliori e Peggiori della Rete.
Ossia stimolarli, nel modo più coerente con il nostro stile didattico, a creare due mappe od elenchi degli aspetti migliori e di quelli peggiori di Internet sulla base delle loro esperienze personali.

Si consiglia di iniziare sempre da quelli Migliori, per lanciare il messaggio che non si vuole semplicemente demonizzare la rete (atteggiamento che chiuderebbe immediatamente il dialogo) ma parlarne apertamente a partire dagli aspetti positivi, ovvero interessanti, divertenti o utili di cui la rete è ricca.

Nel momento in cui si chiede una lista degli aspetti peggiori si scoprirà che unendo le conoscenze di tutta la classe gli studenti disegnano un quadro piuttosto completo delle problematiche possibili, anche se spesso un po’ squilibrato verso ciò che più li suggestiona (hacker, deep web…).

Quando riusciamo a fare ciò ecco che otteniamo tre risultati importanti:

  1. otteniamo una fotografia in tempo reale del modo in cui gli studenti vivono il rapporto con le tecnologie. Fotografia in cui spesso emergono anche segnali di possibile disagio da parte di alcuni studenti.
  2. individuiamo i temi in cui c’è minore consapevolezza o in cui è prioritario fare degli approfondimenti (eventualmente con degli esperti esterni). Fare questi approfondimenti a partire da qualcosa che è emerso dagli studenti permette un coinvolgimento molto più forte.
  3. Infine lancia un messaggio molto importante agli studenti: questi sono temi di cui si può parlare, anche nei momenti di difficoltà. Si apre quindi una parta al dialogo e ad eventuali richieste d’aiuto che gli studenti potrebbero avere su questi temi e rispetto ai quali spesso ritengono che gli adulti non siano interessati o in grado di ascoltare.

Ecco in fine due consigli per gestire al meglio l’attività:

  1. IL RUOLO DELL’ADULTO

In questa attività il ruolo dell’insegnante (o formatore) dovrebbe essere quello del facilitatore, ovvero promuovere la riflessione libera e il confronto autonomo tra gli studenti e aiutarli a mantenere una comunicazione rispettosa e attenta alle opinioni di tutti.
E’ consigliato che l’insegnante annoti le affermazioni più interessanti emerse dagli studenti; in caso di affermazioni discutibili può chiedere agli studenti se “sono d’accordo o meno” stimolando il confronto diretto tra di loro, piuttosto che intervenire con correzioni o opinioni personali.

2. LE LISTE DEL MEGLIO E DEL PEGGIO SECONDO L’ASSOCIAZIONE M.E.C.

Una volta elaborate le 2 mappe, l’insegnante può confrontare l’esito con le seguenti 2 liste sintetiche in modo da poter stimolare gli studenti nel caso noti che uno o più punti importanti non sono emersi nelle mappe degli studenti
Le 6 opportunità della rete:
1. Comunicazione efficace a distanza (in chat o in video-conferenza con amici, parenti vicini e lontani)
2. Ricerca mirata di Informazioni (per motivi scolastici o personali)
3. Informazioni pratiche (previsioni del tempo, google maps…)
4. Collaborare a distanza (scambiarsi informazioni, lavorare insieme a distanza)
5. Intrattenimento (musica, giochi, video)
6. Acquisti online (vestiti, tecnologia, giochi, prenotazione vacanze…)
Le 6 criticità:
1. Mancanza di rispetto per gli altri (consapevole o meno) – Temi correlati: Diritti e Doveri on-line, Reputazione e Privacy in rete
2. Cyberbullismo – Denigrazione e umiliazione intenzionale on-line
3. False identità (ricatti, adescamenti)
4. Dipendenza
5. Gli inganni della rete: Truffe,Virus, Pubblicità e Fake News
6. Contenuti inadatti (a sfondo sessuale, violenza e paura)

 

A cura dello staff MEC

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